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Il DURF: documento unico di regolarità fiscale.
Il DURF è un documento rilasciato dall’Agenzia delle Entrate che certifica il possesso di determinati requisiti ed il corretto adempimento di taluni adempimenti fiscali. Il certificato è previsto dall’art. 17- bis del D.Lgs. 241/1997, come modificato dalla Legge 157/2019 il quale prevede che i soggetti residenti in Italia che affidano il compimento di un’opera / più opere o di uno / più servizi tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati (committenti) ad un’impresa in presenza dei seguenti requisiti:
- di importo complessivo annuo superiore a € 200.000,
- caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera dell’impresa appaltatrice,
- svolgimento dell’attività presso le sedi di attività del committente,
- con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà del committente o ad esso riconducibili in qualunque forma.
Dal 1° ottobre 2024 il documento di regolarità fiscale – DURF figura tra i requisiti per ottenere la patente a crediti.
Le imprese che non riescono a soddisfare i requisiti per ottenere il DURF, non potranno richiedere la patente a crediti e di conseguenza non potranno partecipare alle gare d’appalto.
Per le imprese o i lavoratori autonomi privi della patente o con un numero di crediti inferiore a 15 è prevista infatti l’esclusione dalla partecipazione ai lavori pubblici per un periodo di sei mesi.
Per ottenere il DURF, l’impresa deve:
- essere in attività da almeno tre anni e in regola con gli obblighi dichiarativi;
- aver eseguito, nel corso dei periodi d’imposta cui si riferiscono le dichiarazioni dei redditi presentate nell’ultimo triennio, complessivi versamenti registrati nel conto fiscale per un importo non inferiore al 10% dell’ammontare dei ricavi o dei compensi risultanti dalle dichiarazioni medesime;
- non avere iscrizioni a ruolo o accertamenti esecutivi o avvisi di addebito affidati agli agenti della riscossione relativi alle imposte sui redditi, all’imposta regionale sulle attività produttive, alle ritenute e ai contributi previdenziali per importi superiori a 50.000 euro, per i quali i termini di pagamento siano scaduti e siano ancora dovuti pagamenti o non avere provvedimenti di sospensione. Le disposizioni di cui al periodo precedente non si applicano per le somme oggetto di piani di rateazione per i quali non sia intervenuta decadenza.
Se un’impresa è costituita da meno di tre anni non potrà chiedere il DURF ma dovrà produrre la documentazione illustrata sopra.
L’istanza per il rilascio del certificato di regolarità fiscale deve essere presentata all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente tramite l’apposito modello:
- mediante il servizio consegna documenti e istanze presente nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate;
- mediante consegna diretta all’Ufficio territoriale competente. In questo caso l’Ufficio rilascia la relativa ricevuta;
- mediante raccomandata all’Ufficio territoriale competente;
- mediante posta elettronica certificata.
I grandi contribuenti devono, invece, inoltrare la richiesta esclusivamente alla Direzione regionale territorialmente competente.
In seguito alla richiesta, l’Agenzia delle Entrate può emettere un DURF POSITIVO (quando siano rispettati i vari requisiti) o un DURF NEGATIVO con esplicita evidenza dei requisiti mancanti.
Il certificato è disponibile dal terzo giorno lavorativo di ogni mese e ha validità di 4 mesi.
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