Ravvedimento speciale senza nuovi adempimenti per chi, entro il 31 ottobre, ha aderito al concordato preventivo biennale.…
Crisi d’impresa: le operazioni societarie straordinarie come possibile soluzione
La crisi d’impresa può dipendere da diversi fattori e deve essere affrontata con le competenze manageriali e gli strumenti adeguati alle sue caratteristiche e alle motivazioni per la quale si è palesata.
Nel caso in cui l’azienda si trovasse in una situazione di crisi industriale e quindi strutturale (concorrenza paesi a basso costo del lavoro, eccesso di capacità produttiva etc,) oppure congiunturale (dovuta al ciclo economico negativo generale o a un peggioramento dell’andamento del mercato o settore di riferimento) il principale impatto si ha sul conto economico e quindi sull’EBITDA ed EBIT, che rischiano di compromettere la cosiddetta continuità aziendale.
Altro caso frequente è l’azienda che si trova ad affrontare una crisi finanziaria e/o patrimoniale, dovuta a contrazione di commesse, squilibri finanziamenti a breve, crediti verso clienti da incassare, linee di credito insufficienti etc, il cui principale impatto è evidente sullo stato patrimoniale e il relativo cash flow.
Dinanzi a queste possibili cause che hanno portato l’azienda in crisi, il management ha il fondamentale ruolo decisionale al fine di individuare strumenti adeguati per trovare una soluzione per fuoriuscire dalla crisi e/o che consentano un vero e proprio riassetto organizzativo e patrimoniale dell’azienda stessa.
Tra queste possibili strumenti si possono individuare anche le operazioni straordinarie che rappresentano un aspetto cruciale nella gestione della crisi d’impresa. Esse infatti, se correttamente gestite, consentono di riorganizzare l’azienda al fine di un completo risanamento.
Tra gli strumenti del diritto societario cd. “straordinario” al fine di affrontare la crisi di un’impresa, una volta individuata la specifica causa della situazione di crisi, ricordiamo le operazioni sul capitale, l’emissione di obbligazioni, l’eliminazione di rami improduttivi e la conseguente valorizzazione di quelli invece potenzialmente validi a generare flussi reddituali positivi tramite cessioni, conferimenti, scissioni e fusioni con altre società, finanche all’ingresso di nuovi soci che consentirebbero l’apporto di nuova finanza.
In sintesi, le operazioni straordinarie possono essere uno strumento valido e prezioso per poter affrontare le crisi aziendali ma allo stesso tempo il management è chiamato a valutare attentamente il contesto concorsuale e le relative implicazioni non solo economico-aziendali ma anche sotto l’aspetto giuridico, per non incorrere in pesanti responsabilità.