Il nuovo Piano Transizione 5.0, come delineato dall’Art. 38 del D.L. 19/2024, rappresenta una significativa…
MISURARE L’IMPATTO PER L’IMPRESA SOCIALE E GLI ENTI DEL TERZO SETTORE
Come possiamo giudicare l’efficacia e qualità di un Ente del Terzo Settore o Impresa Sociale
Partiamo intanto dall’assunto che senza uno sviluppo sostenibile (come da Agenda 2030 e Codice del Terzo Settore) non si ottiene efficacia cioè utilità nel tempo della missione e con l’uso migliore e più corretto delle risorse.
Non dimentichiamoci che la PA, per coinvolgere gli ETS, sotto certe condizioni, è obbligata a chiedere agli enti la VIS Valutazione d’Impatto Sociale.
I pilastri della sostenibilità sono Ambientale
Economico
Sociale
Dei tre i l Sociale è quello fondamentale. Senza il sociale tutto crolla e non avrà respiro perché non generativo.
Ma come misurare il Sociale?
Le misure intanto riguardano sempre tre aspetti:
- Il valore sociale
- Il cambiamento sociale dovuto ai prodotti/servizi/attività
- La sostenibilità dell’azione sociale
Prendendo a riferimento le linee guida emesse dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali (DM del 23/7/2019 su GU n.214 del 12/9/2019) si forniscono i sei principi da seguire:
- Intenzionalità
- Rilevanza
- Affidabilità
- Misurabilità
- Comparabilità
- Trasparenza e Comunicazione
Il processo della misurazione si svolge in 5 fasi ed i risultati possono essere anche inseriti nel Bilancio sociale (come indicato dalle linee guida pubblicate in GU n.186 del 9/8/2019), Bilancio Sociale obbligatorio per enti con “entrate” superiori al milione di euro, per i csv e per le Imprese Sociali.
Gli elementi principali da riportare nel BS sono :
- Il processo di partecipazione degli stakeholders alla misurazione
- Attività
- Servizi
- Progetti
- Input
- Output
- Outcome cioè risultati/effetti raggiunti a 3-10 anni
- Impatto sociale
Per l’impatto è utile tener conto dell’analisi controfattuale (Deadweight) cioè di cosa accadrebbe se non si fosse svolta quell’azione.
Data la grande diversità di interventi, contesti, soggetti e bisogni, esiste una pluralità di modelli e strumenti per la misurazione di impatto. Due grandi famiglie metodologiche sono:
SOCIAL IMPACT INVESTMENT TASK FORCE (INSPIRE IMPACT)
GECES (EVPA)
A cui si aggiungono diverse metodologie internazionali elaborate da diversi enti come ILO, OCSE e UN con approcci che si basano su diversi aspetti, dagli output piuttosto che outcome oppure olistici ed altri.
Mentre per i modelli abbiamo:
- Indicatori sintetici
- Processi di produzione
- Cruscotti e indicatori di performance
E poì abbiamo una lunga serie di strumenti applicati al fine della misurazione e per citarne i noti:
BACO Ratio
CBA
SROI
Tutto questo sarebbe fatica inutile se considerato un obbligo burocratico. Invece è il risultato di un meccanismo virtuoso nato da imprese che lavorano in modo sostenibile e nel caso dell’impresa sociale e del terzo settore, senza fondarsi sull’assistenzialismo.
Per le Grandi è un processo che può generarsi dall’interno e autoalimentarsi. Per le Piccole e Medie serve affidarsi a partner competenti e che affianchino e condividano la missione e la visione.
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