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IL TERZO SETTORE È PRONTO PER L’AI?
L’Intelligenza Artificiale lancia la sfida
Inutile far finta di niente l’ #intelligenzaartificiale ( #AI ), invaderà ogni aspetto della nostra realtà, che sarà molto più che aumentata e resa più complessa. Come ogni altra micro o macro-rivoluzione post-industriale, anche questa, immersa in quella #digitale , porta a delle crisi e delle sfide, anche al #TerzoSettore e #NoProfit in generale.
Negli ultimi tempi stiamo vivendo una forte accelerazione della AI dovuta soprattutto al #MachineLearning che permette di creare sistemi che apprendono ed effettuano operazione sulla base dei dati disponibili e ancor più #DeepLearning con l’ingresso delle reti neurali artificiali e lo studio del linguaggio naturale (#NLP) e riconoscimento intelligente delle immagini (#IV).
Ogni crisi sappiamo che comporta opportunità solo se compresa, studiata e formandosi adeguatamente per non esserne schiacciati.
Come per i processi di #digitalizzazione, anche in questo caso se si rimane indietro si scivola ancor più in basso.
Purtroppo, i dati sul #noprofit ci danno una realtà poco familiare con la digitalizzazione. Tante associazioni (secondo gli ultimi dati ISTAT esistono 363.499 Organizzazioni) non sono affatto digitalizzate e molte altre si limitano alla connessione Internet Mobile. Tra le difficoltà espresse primeggiano (fonte Italia Non Profit ) i costi, mancanza di competenze e bassa priorità. Ragioni che riportano in evidenza la questione Governance e strategie delle organizzazioni No Profit.
Serve invece investire per crescere. Servono strategie per essere sostenibili e servono #Competenze per avere un impatto reale sul #BeneComune che si parli di #Volontariato , di #Associazione , di #Impresasociale o #Profit o di #PubblicaAmministrazione
Le questioni legate alla #Privacy, alla #affidabilità o al #Bias dipendono da quanto governo lo strumento e ne sono consapevole. Questa nuova frontiera tecnologica si basa sui dati a disposizione (e parlando di Rete, sono miliardi di miliardi) e questi possono essere sempre interpretati con diverse chiavi di lettura, tra cui quella dell’ignoranza o peggio quella fraudolenta.
Ma quali sono le opportunità e come prepararsi per capitalizzarle?
Le principali dimensioni del Terzo Settore che possono trarre beneficio dalla AI, sono:
- #Sostenibilità con tutta l’area del #Fundraising
- #Comunicazione
- #PeopleManagement (non amo usare i termini Risorse che per definizione sono a esaurimento, quando si parla di persone, tanto meno di personale.
- Amministrazione
- Progettazione
Pensiamo alle attività più onerose per un’organizzazione come:
- Campagne personalizzate,
- Monitoraggio dei progetti,
- Rendicontazioni,
- Gestione degli obiettivi
- Raccolta dei dati, analisi
- Prevenzione e Controllo
- Pianificazione
Se inoltre si aggiunge la AI alla #Blockchain in particolare con la #SmartConctract si potrebbero gestire gli aiuti anche di gruppi di persone o attività senza intermediari nelle emergenze o in progetti di sostegno personalizzando, garantendo la disponibilità e utilizzo trasparente e infine la misurazione dell’impatto.
Pertanto, un’organizzazione o ente che intende prepararsi deve iniziare se già non lo ha fatto, a formarsi su come implementare al suo interno l’AI e come usarla ma anche valutarne potenzialità e limiti, approcciarsi ai tecnici ed esperti così da saper comparare e decidere la soluzione anche economica migliore.
Quindi dopo una fase di apprendimento sulle basi e linguaggio per guidare alla strategia e quindi alla scelta, si seguiranno le seguenti fasi di progetto:
- Analisi
- Creazione del team
- Sviluppo e formazione
- Monitoraggio
- Implementazione e misura
Naturalmente la fase implementativa è fondamentale soprattutto nell’inserimento nei processi e utilizzo delle persone che lavorano all’interno e saranno non solo formate ma anche coinvolte come protagoniste e non come destinatarie.
Suggerimenti
- Chiedere supporto sempre ad esperti senza dover subito impegnarsi in costose e poco strategiche scelte
- #Networking Fare rete. Piuttosto che pensare a diventare grandi da soli, crescere insieme è molto più potente e direi bello. Come rete è anche più realizzabile un investimento in competenze e sviluppo pure tecnologico.
Per una incompleta panoramica elenco alcune delle applicazioni di AI oggi in uso ma tanto altro e queste stesse si stanno velocemente evolvendo:
- ChatGPT: un servizio di chatbot basato su un modello di generazione di testo che può conversare con gli utenti su diversi argomenti.
- Dall-E: un servizio di generazione di immagini basato su un modello di comprensione del linguaggio naturale che può creare immagini a partire da una descrizione testuale.
- ChatSonic: una chatbot molto avanzato, aggiornato nei risultati in tempo reale. Ad oggi integra la possibilità di generare contenuti come articoli, piani editoriali e persino immagini.
- Midjourney: un algoritmo di intelligenza artificiale “text to image”, cioè capace di generare immagini in base a delle istruzioni di testo. Basta scrivere una frase o una parola chiave e Midjourney creerà una miniatura in alta definizione che rappresenta il concetto espresso, con la possibilità di specificare stile, colore, prospettiva e altri dettagli per personalizzare l’immagine.
- Stable Diffusion: si basa sulle reti neurali artificiali per generare immagini a partire da un input testuale o altra immagine. La sua rete neurale è stata “addestrata” a rimuovere rumore dalle immagini.
- Tome: un servizio di traduzione automatica basato su un modello di apprendimento profondo che può tradurre testi da e verso diverse lingue.
- Synthesia: un servizio di sintesi vocale basato su un modello di apprendimento profondo che può creare video con voci sintetiche a partire da un testo o da una registrazione audio.
- Bing: un motore di ricerca che utilizza l’Intelligenza Artificiale per fornire risultati pertinenti, personalizzati e visivi agli utenti.
- Microsoft Copilot: Microsoft Copilot integra le capacità di intelligenza artificiale per migliorare la produttività in Excel, PowerPoint, Word e Outlook in vari modi. In Excel, Copilot può aiutare a identificare tendenze e generare analisi dati automaticamente. In PowerPoint, può suggerire layout e design per le presentazioni basandosi sul contenuto inserito. In Word, Copilot può aiutare nella stesura e formattazione dei documenti, oltre a suggerire miglioramenti stilistici e grammaticali. In Outlook, può assistere nella gestione della posta elettronica, proponendo risposte automatiche e aiutando a organizzare il calendario e i compiti.
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