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Il consiglio di amministrazione nelle spa: il principio “simul stabunt simul cadent”
Questo principio, conosciuto anche come “insieme si ergono, insieme cadono”, evidenzia il concetto di solidarietà tra i membri del CdA. In sostanza, significa che se una decisione presa dal consiglio si rivela illegittima o dannosa per l’azienda, tutti i membri possono essere ritenuti responsabili in solido per i suoi effetti.
L’origine del principio “simul stabunt simul cadent” risale ad una tradizione giuridica italiana, con radici solide nel diritto societario. Il suo sviluppo è avvenuto per garantire un alto grado di responsabilità e diligenza da parte dei membri del CdA nell’esercizio delle loro funzioni. La sua applicazione mira a evitare che un singolo membro possa evadere o eludere la responsabilità individuale per decisioni collettive.
Nella pratica aziendale, il principio viene applicato nelle decisioni cruciali prese durante le runioni del CdA. La registrazione accurata delle deliberazioni e delle decisioni assunte è essenziale per stabilire chiaramente la responsabilità collettiva dei membri del consiglio.
Nonostante ciò, il principio “simul stabunt simul cadent” non è privo di critiche. Scuole di pensiero sostengono che potrebbe in realtà penalizzare in maniera ingiusta i membri del CdA che hanno preso parte a decisioni collettive senza essere direttamente coinvolti nei processi decisionali specifici. Altri invece, ritengono che questo principio possa scoraggiare l’assunzione di rischi da parte del consiglio, limitando così l’innovazione e lo sviluppo aziendale.
Nonostante le critiche, il principio “simul stabunt simul cadent” rimane un pilastro del diritto societario italiano, evidenziando l’importanza della responsabilità collettiva e della solidarietà all’interno del Consiglio di Amministrazione nelle SPA. La sua applicazione richiede una valutazione equilibrata delle decisioni prese e delle conseguenze che ne derivano, nel rispetto dei principi di buona governance aziendale e della tutela degli interessi degli azionisti e delle parti interessate.