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Il concordato minore nel nuovo Codice della Crisi d’Impresa

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), entrato in vigore il 15 luglio 2022, ha introdotto nuove disposizioni in materia di gestione della crisi per le imprese di minori dimensioni, tra cui il concordato minore, disciplinato dagli articoli 74 e seguenti.

Il concordato minore rappresenta uno strumento destinato agli imprenditori non fallibili, ai professionisti e agli altri soggetti che non rientrano nell’ambito del fallimento (ora liquidazione giudiziale). È una procedura che consente al debitore di proporre un piano di ristrutturazione dei debiti ai creditori, al fine di garantire la continuità aziendale o di soddisfare i creditori in misura maggiore rispetto alla liquidazione. Le caratteristiche principali si possono riassumere come di seguito:

  1. Accessibilità: possono accedervi i soggetti che soddisfano i requisiti per la procedura di composizione negoziata e non superano le soglie previste per l’accesso alla liquidazione giudiziale.
  2. Finalità: può avere natura liquidatoria o in continuità aziendale, prevedendo il pagamento parziale o dilazionato dei crediti.
  3. Omologazione: è subordinato al voto favorevole della maggioranza dei creditori e all’approvazione del tribunale.
  4. Trattamento dei Creditori: deve garantire un trattamento equo e non peggiorativo rispetto all’alternativa liquidatoria.

Il concordato minore offre un’opportunità concreta ai piccoli imprenditori per evitare la liquidazione giudiziale, mantenere l’operatività dell’impresa e riorganizzare il proprio debito. Tuttavia, la sua applicazione richiede una gestione attenta e la predisposizione di un piano credibile, supportato da consulenti esperti in crisi d’impresa.

L’introduzione di questo strumento si inserisce nel quadro più ampio della riforma della crisi d’impresa, che mira a favorire soluzioni tempestive e sostenibili per la continuità aziendale, evitando il ricorso eccessivo alla liquidazione giudiziale.

Il concordato minore si configura come un meccanismo essenziale per le imprese di minori dimensioni in difficoltà, fornendo un’alternativa alla liquidazione e incentivando il risanamento aziendale. La sua efficacia dipenderà dall’adeguata applicazione da parte degli operatori del settore e dalla capacità del debitore di proporre soluzioni sostenibili ai creditori.

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