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Decreto Correttivo-bis: tutte le novità su adempimenti tributari, concordato preventivo, contenzioso e sanzioni

È attualmente all’esame della Camera dei Deputati lo schema di decreto legislativo n. 262 del 21 aprile 2025, recante modifiche e integrazioni alle normative fiscali in materia di adempimenti tributari, concordato preventivo biennale, contenzioso tributario e sanzioni. Il provvedimento, definito “Correttivo-bis”, si inserisce nel quadro della legge delega n. 111/2023, con l’obiettivo di semplificare e razionalizzare il sistema fiscale italiano.

  1. Adempimenti tributari: proroghe e novità operative

Il decreto introduce misure di proroga e razionalizzazione degli obblighi fiscali a carico di contribuenti e professionisti:

  • Forfetari: prorogata l’applicazione dei vecchi coefficienti di redditività (allegato 2, legge n. 145/2018), basati sulla classificazione ATECO 2007, in attesa dell’aggiornamento con ATECO 2025.
  • Sanità e privacy: diventa definitivo il divieto di fatturazione elettronica per prestazioni sanitarie rese a persone fisiche, al fine di tutelare la riservatezza dei dati.
  • Certificazioni Uniche: a partire dal 2026, il termine per l’invio delle CU dei lavoratori autonomi slitta dal 31 marzo al 30 aprile; la dichiarazione precompilata per le partite IVA sarà disponibile dal 20 maggio.
  • Spese sanitarie: la trasmissione al Sistema Tessera Sanitaria avverrà una volta all’anno, anziché semestralmente, con effetto dai dati 2025.
  1. Concordato preventivo biennale: forfetari esclusi, novità per gli ISA

Il correttivo esclude i contribuenti in regime forfetario dalla possibilità di accedere al concordato preventivo biennale, limitando l’adesione ai soli soggetti ISA.

Per questi ultimi, si introducono importanti novità:

  • In caso di reddito concordato eccedente di oltre 85.000 euro rispetto al reddito effettivo dell’anno precedente, sull’eccedenza si applicano le seguenti aliquote maggiorate:
    • 43% per i soggetti IRPEF;
    • 24% per i soggetti IRES.
  • Nuove cause di esclusione per i professionisti associati: l’adesione al concordato è ammessa solo se anche l’associazione o la società (STP, STA) a cui partecipano opta per il concordato nello stesso biennio. In caso contrario, l’adesione decade anche per il singolo professionista.
  • Il termine per aderire al concordato viene prorogato al 30 settembre (anziché 31 luglio). Per i soggetti con esercizio non coincidente con l’anno solare, la scadenza sarà l’ultimo giorno del nono mese successivo alla chiusura dell’esercizio.
  1. Contenzioso tributario: avanti con la digitalizzazione

Nel solco dell’innovazione digitale, il decreto interviene sul processo tributario telematico con misure di semplificazione:

  • I difensori dovranno attestare la conformità all’originale dei documenti depositati.
  • Viene esteso l’utilizzo della PEC anche per le notifiche nel giudizio di ottemperanza.
  • È prevista la lettura immediata del dispositivo in udienza da parte del Presidente della Corte di giustizia tributaria.
  1. Sanzioni tributarie e doganali: chiarimenti e ravvedimento

Infine, il provvedimento interviene sul sistema sanzionatorio, con ridefinizione e chiarimenti:

  • Sanzioni doganali e accise: vengono rimodulate secondo una nuova graduazione.
  • Ravvedimento operoso: esteso anche ai casi in cui vi sia annullamento parziale degli atti.
  • Contrabbando: viene esplicitata la non punibilità per alcuni reati in caso di ravvedimento prima dell’avvio degli accertamenti.

Il decreto correttivo rappresenta un passo ulteriore nel percorso di riforma fiscale tracciato dalla delega al Governo, con interventi volti a garantire maggiore chiarezza normativa, coerenza del sistema e supporto operativo a imprese e professionisti.

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