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Credito d’imposta 4.0 in beni strumentali: novità 2025
Il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali dal 2025 sarà ridotto dal 15% al 10% e avrà un limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Questa misura ha l’obiettivo di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, beni materiali e beni immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
1) Credito di imposta per i beni materiali:
Per i beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati le condizioni di fruizione del credito di imposta dal 2023 al 2025 saranno:
- 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro,
- 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi ammissibili pari a 10 milioni di euro,
- 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi ammissibili pari a 20 milioni di euro,
- 5% del costo per la quota di investimenti superiore a 10 milioni fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro degli investimenti, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e con il Ministro dell’economia e delle finanze.
Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 l’ordine risulti accettato dal venditore e che sia avvenuto il pagamento di acconti in misura pari almeno al 20% del costo di acquisizione.
2) Credito di imposta per i beni immateriali:
Per i beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0:
- 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno dell’anno successivo a condizione che entro il 31 dicembre 2025 l’ordine risulti accettato dal venditore e che sia avvenuto il pagamento di acconti in misura pari almeno al 20% del costo di acquisizione.
3) Credito d’imposta beni strumentali nuovi: come si accede:
Tutte le imprese residenti nel territorio italiano, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali possono fruire del credito d’imposta in oggetto.
Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale.
Altra condizione necessaria per la fruizione del beneficio è che siano rispettate le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e che siano rispettati gli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Per i beni tecnologicamente avanzati materiali e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato.
Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.
4) Credito d’imposta beni strumentali nuovi: i modelli da utilizzare dal 30.03.2024
Con un comunicato il MIMIT ha annunciato che sono disponibili i nuovi moduli di comunicazione dei dati e delle altre informazioni ai fini della compensazione del credito d’imposta.
In particolare, la richiesta di compensazione va inviata:
- sia in via preventiva che in via consuntiva, per gli investimenti effettuati a partire dal 30 marzo 2024;
- esclusivamente in via consuntiva, per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati dal 1° gennaio 2023 al 29 marzo 2024.
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