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Contributi per la promozione e lo sviluppo dei piccoli comuni del Lazio
La Regione Lazio sostiene Progetti realizzati in forma singola o aggregata dai Piccoli Comuni del Lazio, vale a dire quelli con una popolazione inferiore a 5.000 residenti, riconoscendo l’importanza del ruolo svolto dalle comunità residenti e dagli enti che le amministrano nella salvaguardia e governo del territorio, nella conservazione e sviluppo delle attività sociali ed economiche tradizionali e nella valorizzazione della cultura locale.
I Progetti sono destinati al recupero di immobili di proprietà pubblica ed il loro utilizzo per:
- l’ampliamento dell’offerta di taluni servizi a favore dei cittadini e della collettività attraverso centri multifunzionali;
- l’erogazione di taluni servizi in ambito turistico, di promozione del territorio e delle produzioni agricole, agroalimentari e artigianali tipiche locali.
I Progetti ammissibili devono prevedere:
- Investimenti, ai quali è destinata la quota in conto capitale della dotazione finanziaria dell’Avviso, riguardanti il recupero del patrimonio immobiliare pubblico, prioritariamente ricadente nei centri storici dei piccoli comuni o comunque in stato di abbandono e degrado, e la sua valorizzazione mediante l’utilizzo per l’erogazione dei servizi di cui alle lettere a) o b).
- costi per l’attivazione ed erogazione, negli immobili recuperati, dei servizi di cui alle lettere a) o b), ai quali è destinata la quota in conto corrente della dotazione finanziaria dell’Avviso.
I centri multifunzionali di cui alla lettera a) devono garantire l’attivazione e l’erogazione alla popolazione residente di uno o più dei seguenti servizi e attività:
- accesso integrato ai servizi socioassistenziali mediante punti unici di accesso (PUA), di cui all’articolo 52, comma 3, della l.r. 11/2016, anche decentrati sul territorio, al fine di favorire la fruizione da parte degli utenti dei servizi a rilevanza socio−sanitaria erogati nel distretto di riferimento, mediante una presa in carico e conseguente prevalutazione integrata, funzionale all’identificazione dei percorsi di cura più appropriati, nell’ottica di offrire continuità assistenziale, in particolare ai soggetti fragili e cronici;
- aule per corsi di formazione (in presenza e a distanza), riunioni, spazi attrezzati per il co−working e/o lo smart working a favore di lavoratori, professionisti e più in generale della cittadinanza, al fine di favorire forme flessibili di prestazione lavorativa da remoto e/o condivise, limitare gli spostamenti verso i centri maggiori;
- poli civici integrati di mutualismo sociale di cui all’articolo 14 della r. n. 14/2021, quali luoghi fisici nei quali possano coesistere in modo integrato attività promosse da enti pubblici e da enti del Terzo settore, attività aggregative e ricreative e iniziative di organismi di volontariato, associazionismo culturale, comunità giovanili.
I Progetti di cui alla lettera b) devono essere finalizzati a sviluppare uno o più dei seguenti servizi e attività:
- servizi di ricettività (ostelli) per pellegrini e camminatori, situati lungo la rete dei cammini del Lazio attraverso l’adeguamento e l’allestimento di luoghi da adibire all’ospitalità, avvio di attività di animazione, di fruizione e conoscenza del territorio, eventi;
- centri per l’erogazione di servizi a supporto degli sport outdoor (quali, a titolo esemplificativo, ciclismo, rafting, canoeing e canyoning, alpinismo e scialpinismo, arrampicata), finalizzati, ad esempio, all’attivazione di centri di orientamento a sostegno e promozione delle attività sportive amatoriali, organizzazione di corsi di formazione, offerta di servizi di noleggio o riparazione di attrezzature;
- strutture per la promozione, valorizzazione e commercializzazione di produzioni tipiche locali nei settori dell’agroalimentare e dell’artigianato, nonché per l’attivazione di sportelli informativi e itinerari espositivi volti alla diffusione della conoscenza delle peculiarità locali in tale
- strutture, aree attrezzate, attività ed eventi per promuovere l’astro−turismo;
- sviluppo di borghi tematici e alberghi diffusi quali strutture ricettive aperte al pubblico situate nei centri storici dei comuni, anche compresi in un programma di itinerario
I servizi da erogare negli edifici pubblici recuperati e valorizzati potranno essere realizzati anche attraverso accordi con soggetti locali (micro imprenditoria locale, anche in forma cooperativa, realtà del terzo settore, associazionismo, etc.) nel rispetto della normativa vigente.
Contributo e Costi Ammissibili
Il contributo è a fondo perduto e copre, insieme all’eventuale cofinanziamento del beneficiario, il 100% dei costi del progetto, fermo restando l’importo massimo di 400.000 euro per ciascun progetto e ciascun Piccolo Comune.
Il contributo riconoscibile a ciascun Progetto prevede una quota del 75% che deve destinarsi esclusivamente a Costi Ammissibili per Investimenti, mentre la restante quota del 25% deve riguardare costi ammissibili di natura corrente e per l’avvio ed erogazione dei servizi.
L’entità percentuale dell’eventuale cofinanziamento costituisce un criterio di priorità.
Procedura di selezione
I progetti ritenuti conformi alle previsioni dell’avviso saranno finanziati, nei limiti della dotazione finanziaria dell’avviso, seguendo l’ordine decrescente dei punteggi attribuiti della commissione di valutazione
Presentazione delle domande
L’invio della Domanda deve avvenire tramite GeCoWEB Plus a partire dalle ore 12:00 del 2 maggio 2024 e fino alle ore 17:00 del 3 luglio 2024.
Modalità di erogazione
La quota del contributo concessa per Investimenti sarà erogata in coerenza con quanto previsto dall’articolo 6 della l.r. 88/1980 (come da ultimo modificato dalla l.r. 28/2019), vale a dire fino ad un massimo di 4 tranches di cui solo l’ultima, a saldo, obbligatoria, dietro rendicontazione dei costi sostenuti.
La quota del contributo concessa per i costi di gestione sarà concessa in anticipo, nella misura del 50% e per la parte restante a saldo dietro rendicontazione dei costi sostenuti.
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