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Sostenibilità: La Catena del Valore

La relazione del bilancio finanziario e report di sostenibilità viene anche estesa alle relazioni a monte e a valle della catena del valore per le imprese. 

A seguito della Direttiva (UE) 2022/2464, CSRD, sulla rendicontazione societaria di sostenibilità, l’Italia rafforza l’attenzione su diversi aspetti ad essa collegati tra i quali:  

  • la connettività tra bilancio d’esercizio e report di sostenibilità; 
  • l’integrazione nel sistema di controllo interno dell’impresa della gestione dei rischi di sostenibilità relativi all’ attività, ai prodotti e ai servizi collegati alla sua catena del valore, a monte e a valle. 

 

In particolare, viene previsto l’obbligo di includere le informazioni di sostenibilità inerenti all’attività dell’impresa e della sua catena del valore, e quando possibile, le riconciliazioni con gli importi del bilancio d’esercizio. 

 

1) Catena del Valore: cos’è 

 La Catena del Valore, come stabilito dal capitolo 5 dell’ESRS 1, comprende le attività, le risorse e le relazioni che l’impresa utilizza e su cui fa affidamento per creare i propri prodotti o servizi, dalla creazione fino alla consegna, al consumo e alla fine della vita del prodotto o servizio. La catena del valore include: 

  • le operazioni proprie dell’impresa, come ad esempio le risorse umane; 
  • i canali di approvvigionamento, commercializzazione e distribuzione, ad esempio inerenti all’acquisto di materiali e servizi o la vendita e la consegna di prodotti e servizi; 
  • il contesto finanziario, geografico, geopolitico e normativo in cui l’impresa opera 

 

L’impresa a seconda del suo modello di business e al suo assetto organizzativo potrebbe avere più catene del valore. 

 

2) Rendicontazione sostenibilità: La Catena del Valore 

 Per determinare la sostenibilità delle proprie operazioni e le proprie catene del valore, a monte e a valle, l’impresa utilizza e spiega il processo di valutazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità secondo la doppia materialità: impatto materiale e impatto finanziario.  

Gli impatti rilevanti sono quelli causati o subiti dall’impresa e sono direttamente collegati ad operazioni, ai prodotti o servizi dell’impresa attraverso le relazioni commerciali. Si pensi all’impatto di emissioni GES, scope 1,2,3 sull’inquinamento e sulla salute e sicurezza dei dipendenti e delle comunità interessate. 

La valutazione dei rischi e opportunità dell’impresa comprende le dipendenze da risorse naturali umane e sociali reali e potenziali per i cambiamenti nella disponibilità, il prezzo e la qualità delle risorse (fonti di rischi ed opportunità) con riferimento a tutta la catena del valore a monte e a valle. 

 

3) Rendicontazione sostenibilità: mappatura rischi Catena del Valore  

 L’individuazione e la valutazione degli impatti, rischi ed opportunità della catena del valore rende necessaria l’analisi della catena del valore attraverso un’attività di mappatura per comprendere dovesi colloca il rischio.  

L’analisi, o mappatura della catena del valore, comprende: 

  • l’ubicazione e le caratteristiche dei fornitori, a monte o a valle o catena di fornitura 
  • gli utenti dei beni e servizi dell’impresa; 
  • il modo in cui i beni vengono trattati in termini di rifiuti alla fine del ciclo di vita; 
  • chi può essere interessato dal loro riutilizzo; 
  • le attività finanziarie, relazioni commerciali con informazioni sul capitale di rischio. 

 

 

4) Rendicontazione sostenibilità: punti chiave delineati dall’EFRAG 

Le Linee guida dell’EFRA Le Linee guida dell’EFRAG sulla catena del valore identificano sette punti chiave per la rendicontazione delle informazioni rilevanti: 

  1. La dichiarazione di sostenibilità deve includere dati su tutti gli impatti, i rischi e le opportunità commerciali lungo la catena del valore, sia a monte che a valle. 
  1. L’impresa non è obbligata a includere tutte le informazioni relative alla catena del valore in ogni rendicontazione, ma solo quelle correlate agli IRO rilevanti, anche se esterni alle proprie operazioni, a seconda della natura del rapporto o se richiesto dall’informativa. 
  1. La valutazione della doppia materialità si concentra sugli IRO materiali, considerando dove è più probabile che si verifichino. 
  1. Gli standard ESRS tematici richiedono che la rendicontazione includa politiche, obiettivi e azioni in riferimento alle questioni rilevanti della catena del valore. 
  1. Gli ESRS prevedono l’obbligo di rendicontare solo alcune metriche ambientali, tra cui: 
  • E1-1: Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici; 
  • E1-6: Emissioni di GHG Scope 1, 2, 3; 
  • E1-7: Quantità di GHG rimossi o stoccati; 
  • E4-5: Metriche d’impatto relative ai cambiamenti della biodiversità e degli ecosistemi. Se l’impresa, dopo aver fatto ogni sforzo ragionevole, non riesce a raccogliere informazioni sulla catena del valore, può stimare i dati mancanti senza costi o sforzi eccessivi, utilizzando proxy, dati di settore o altre fonti indirette. In alcuni casi, la valutazione della materialità può essere condotta senza ricorrere a informazioni primarie da parte degli attori della catena del valore. 
  1. L’inclusione delle informazioni della catena del valore nella dichiarazione di sostenibilità non modifica il perimetro di rendicontazione, che rimane il bilancio individuale o consolidato. 

 

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