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Concordato in bianco: disciplina, casi e requisiti Concordato in bianco: disciplina, casi e requisiti.

Il concordato in bianco (o concordato con riserva) è una procedura prenotativa prevista dall’art. 44 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, che consente all’imprenditore in crisi o insolvente di prenotare l’accesso alla procedura di concordato preventivo, depositando solo una domanda iniziale generica, riservandosi di presentare in un secondo momento: 

  • il piano di risanamento, 
  • la proposta di concordato, 
  • la documentazione prevista per il deposito completo. 

La procedura è pensata per: 

  • congelare le azioni esecutive e cautelari da parte dei creditori (art. 54 CCII), 
  • guadagnare tempo per predisporre un piano strutturato di risanamento o ristrutturazione, 
  • avviare trattative con creditori e stakeholder. 

La domanda di concordato con riserva deve contenere: 

  • l’indicazione della volontà di accedere al concordato o agli accordi di ristrutturazione dei debiti; 
  • una relazione sull’attività economica svolta; 
  • la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa; 
  • un elenco nominativo dei creditori e dei titolari di diritti reali o personali sui beni. 

L’imprenditore ha un termine fissato dal Tribunale, non superiore a 60 giorni, prorogabile una sola volta e per giustificati motivi fino a ulteriori 60 giorni, per il deposito: 

  • della proposta, 
  • del piano, 
  • e della documentazione completa prevista dall’art. 39 CCII. 

In totale, il termine massimo è di 120 giorni. 

Può presentare la domanda: 

  • l’imprenditore commerciale in stato di crisi o insolvenza; 
  • dotato della tenuta regolare delle scritture contabili; 
  • che non abbia già fatto ricorso al concordato con riserva nei 2 anni precedenti (salvo casi eccezionali). 

Una volta presentata: 

  • si blocca il corso degli interessi moratori, 
  • non si possono iniziare o proseguire azioni esecutive o cautelari, 
  • viene nominato un commissario giudiziale (facoltativo in alcuni casi), 
  • l’imprenditore mantiene la gestione ordinaria, salvo autorizzazioni per atti straordinari. 

 

Presentare la domanda di concordato in bianco è utile quando: 

  • l’impresa è in grave difficoltà ma ha una concreta prospettiva di risanamento, 
  • serve tempo per strutturare un piano o attendere l’esito di negoziazioni complesse, 
  • si vuole anticipare i creditori ed evitare azioni giudiziarie aggressive, 
  • si è in fase di predisposizione di un accordo di ristrutturazione o piano attestato. 

 

Se entro i termini non viene depositata la documentazione completa, il tribunale dichiara improcedibile la domanda e può aprire la liquidazione giudiziale (ex fallimento). 

  • Se vi è abuso della procedura, il tribunale può rigettare la domanda o revocare i benefici ottenuti. 

Se hai dubbi, contattaci via mail a segreteria@capitaladvisory.net oppure chiamaci al numero +39 06 8088554.

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