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L’Obbligo del Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) nella Riforma dello Sport

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Con l’entrata in vigore della Riforma dello Sport (D.Lgs. 36/2021), è stato introdotto l’obbligo per le società sportive dilettantistiche e professionistiche di adottare un Modello di Organizzazione e Gestione (MOG). Questa misura ha l’obiettivo di promuovere una gestione più trasparente ed efficiente, prevenendo condotte illecite e garantendo una migliore tutela sia per gli atleti che per gli enti stessi.

Il MOG è un sistema di prevenzione che si ispira al Decreto Legislativo 231/2001 e richiede alle organizzazioni sportive di:

  1. Individuare i rischi specifici legati alla propria attività (ad esempio, frodi fiscali, doping, o discriminazione).
  2. Definire protocolli operativi che regolino le attività più esposte ai rischi.
  3. Istituire un organismo di vigilanza (OdV) per monitorare il rispetto del modello.
  4. Prevedere un sistema disciplinare per sanzionare eventuali violazioni.

L’adozione del MOG non è solo un obbligo normativo, ma rappresenta anche uno strumento di tutela legale per la società. Infatti, in caso di reati commessi da dirigenti o collaboratori, l’adozione del MOG può escludere o attenuare la responsabilità amministrativa dell’ente.

L’obbligo riguarda sia le società sportive dilettantistiche che quelle professionistiche. Tuttavia, l’applicazione del MOG deve essere proporzionata alle dimensioni e alla complessità dell’ente, rendendolo uno strumento flessibile e adattabile.

Il MOG rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la legalità e la sostenibilità nel settore sportivo. Le società interessate dovrebbero attivarsi tempestivamente per l’implementazione del modello, considerando che la mancata adozione potrebbe comportare sanzioni e altre conseguenze legali.

Questa novità sottolinea l’importanza di una gestione più responsabile, a beneficio non solo delle società stesse, ma anche di tutto il sistema sportivo italiano.

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