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Approvato alla Camera il Ddl ’Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore’

Sappiamo quanto sia importante semplificare lo spazio burocratico e amministrativo del Terzo Settore per aiutarlo ad aiutare. 

Procedure, gestione, fiscalità, controlli e governance. Sia per i piccoli che grandi spesso si usa la complicazione come scusa del controllo mentre i bravi periscono i peggiori sopravvivono. 

Il Ddl riguarda in particolare,  

  • i servizi sociali comunali,  
  • l’istituzione di un tavolo di lavoro sui minori fuori famiglia, 
  • modifiche al codice del Terzo settore.  
  • chiarisce i limiti entro cui è possibile per gli enti del Terzo settore, iscritti al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, percepire proventi derivanti da rapporti di sponsorizzazione, promo pubblicitari, cessioni di diritti e indennità legate alla formazione degli atleti nonché dalla gestione di impianti e di strutture sportive. I relativi proventi devono essere impiegati in attività di interesse generale afferenti allo svolgimento di attività sportive dilettantistiche.  
  • Viene consentito l’intervento, e il voto, da remoto agli associati all’assemblea delle associazioni del Terzo settore. 
  • fissa al 3% la quota degli utili netti annuali che le imprese sociali possono destinare a fondi istituiti dagli enti e dalle associazioni previsti dal Dlgs sull’impresa sociale ma destinate esclusivamente alla promozione e allo sviluppo delle imprese sociali attraverso azioni e iniziative di varia natura. 
  • tra le modifiche al Codice del Terzo settore figura anche l’abrogazione dell’articolo che istituisce e disciplina la Fondazione Italia Sociale.
     

Per i minori più fragili e fuori famiglia si istituisce, per il 9 aprile la giornata nazionale dell’ascolto dei minori. Viene istituito un tavolo al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per interventi di integrazione e inclusione sociale sui minori fuori famiglia, affidati e in carico ai servizi sociali territoriali. Il tavolo dovrà riferire in Parlamento con una relazione annuale che verrà trasmessa alla commissione per l’Infanzia e l’adolescenza. 

Il provvedimento prevede, tra l’altro, la possibilità di assunzione di assistenti sociali a tempo indeterminato, oltre il tetto previsto. 

Gli enti del Terzo settore vengono esonerati dall’imposta ipotecaria e di successione e catastale e si dispensa l’esecutore testamentario dagli obblighi di apporre sigilli ai beni prima di fare l’inventario generale. 

Il testo ora passa al Senato che visto la mancanza di contrari alla Camera non dovrebbe incontrare particolari ostacoli se non modifiche eventuali che ci auguriamo migliorative in termini di semplificazione soprattutto per le organizzazioni medio piccole. 

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